Chi non ha installato un antifurto nella propria abitazione giustifica la scelta con il fatto di abitare in una zona tranquilla e quindi di non ritenerlo necessario. Purtroppo l’Italia detiene il negativo primato di essere ai primi posti nella classifica europea dei furti e rapine nelle abitazioni con circa un milione di furti l’anno, staccando di gran lunga altre nazioni come ad esempio la Francia dove i “colpi” superano di poco la cifra dei 500.000 l’anno. Secondo delle recenti ricerche effettuate in ambito Europeo, i sistemi di protezione nelle abitazioni ci sono, ma la maggior parte delle famiglie decidono l’installazione di un sistema di sicurezza solo dopo aver subito un furto.
Le caratteristiche che deve avere un buon impianto antifurto sono:
- Rilevare il prima possibile qualsiasi tentativo di intrusione non autorizzato
- Garantire la protezione dei beni ma non per ultima delle persone
- Assicurare l’intervento di persone preparate e qualificate
- Rappresentare un deterrente per i malintenzionati
- Permettere l’integrazione negli impianti e nell’estetica dell’abitazione
- Non vincolare o limitare l’eventuale presenza di animali in casa, cani, gatti…
- Essere estremamente facile e intuitivo nell’utilizzo per l’utente.
E’ buona norma per garantire la massima protezione di una abitazione, creare un equilibrio tra i sistemi di protezione attiva (antifurto, controllo accessi, videosorveglianza, videocitofono ecc.) e passiva (porte blindate, inferriate, tapparelle di sicurezza, casseforti ecc.) Per ogni messa in sicurezza di una abitazione, va fatta una attenta e precisa valutazione delle necessità del cliente, delle proprie abitudini, delle caratteristiche dell’immobile e dei luoghi circostanti ad esso, della tipologia dell’impianto elettrico. Si possono così identificare la tipologia dell’impianto antintrusione e le caratteristiche che esso deve avere. L’attuale tecnologia presente nei sistemi di allarme antintrusione professionali permette di costruire un impianto su misura per ogni singolo caso.
Le tre parti fondamentali di un impianto di allarme antintrusione sono:
- La centrale di allarme, la “mente dell’impianto”
- I rilevatori che controllano l’ambiente e rilevano l’intrusione di malintenzionati
- Allarmi e segnalazioni che avvisano del tentativo di intrusione (sirene, combinatore telefonico).
Esistono tre tipi di impianto che si differenziano tra loro per il tipo di collegamento e sono:
- Impianto filare: dove i vari apparati di comando, segnalazione e rilevazione sono collegati tra di loro con fili elettrici dedicati che alcuni casi con particolari accorgimenti possono utilizzare le tubazioni dell’impianto elettrico.
- Impianto via radio wireless (senza fili): dove i vari apparati di comando, segnalazione e rilevazione sono collegati tra di loro con delle trasmissioni a onde radio e non necessitano di nessun filo elettrico. Le onde radio utilizzate da questi sistemi sono totalmente innocue e non nocive per la salute dell’uomo e non vanno in nessun modo a interferire con gli altri apparati radio presenti nell’ambiente. L’utilizzo del sistema radio è particolarmente indicato quando le caratteristiche dei locali e dell’impianto elettrico non permettano l’utilizzo dei fili.
- Impianto misto radio – filare: soluzione che addotta entrambe le soluzioni radio e filare facilitando l’installazione dell’impianto. Ogni impianto di allarme deve essere accuratamente studiato e progettato da un tecnico progettista specializzato.
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